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AUSTRALIA

  • Immagine del redattore: Giulia Azimo
    Giulia Azimo
  • 16 mag 2020
  • Tempo di lettura: 3 min

Aggiornamento: 15 giu 2020

Perchè l’Australia?

Onestamente non so dare una risposta precisa. Tutto iniziò quando ero all’ultimo anno di università e dovevo pensare a cosa fare in futuro, se continuare gli studi, trovarmi un lavoro inerente o partire alla scoperta di nuovi posti. Niente in realtà ho preso la scelta che nessun altro del mio corso ha preso, andando contro la classica mentalità italiana del laurearsi e di trovare il prima possibile il lavoro della propria vita.

Sapete che vi dico?! Per lavorare abbiamo una vita intera davanti!

Molte persone credono che sia semplice prendere la decisione di partire, ma ve lo posso

garantire, è più difficile di quanto immaginiate. Stai lasciando il paese in cui sei cresciuto, le amicizie, la famiglia, insomma tutto quello che hai costruito sin da quando sei nato. Parti con la consapevolezza che quando tornerai sarà tutto cambiato, sapendo che andrai incontro a un futuro incerto e pieno di avventure.

Ad agosto il 2018 ho inviato la richiesta per il Working Holiday Visa, il visto più semplice per entrare in Australia, dopo qualche giorno ho avuto la risposta positiva, non restava che prenotare il volo.

Quando stavo prenotato i voli mi sono detta “perché non andare a fare per la seconda volta l’esperienza di volontariato nelle Filippine?”. Quindi di punto in bianco i miei programmi erano un po’ cambiati avrei fatto un mese di volontariato nelle Filippine, esperienza che avevo già fatto l’anno prima, poi sarei volata a Melbourne.

Fu così che il 25 Dicembre 2018 atterrai in Australia e da li iniziò la mia grande avventura durata un anno.

Ricorderò per sempre la sensazione che ho provato il primo periodo. Avevo un misto di emozioni, mi sentivo estremamente libera ma allo stesso tempo avevo l’adrenalina a 1000 perché ero dall’altra parte del mondo da sola, non ho mai provato emozioni di questo tipo e così intense.

In questo periodo ho visitato molti posti, conosciuto tantissime persone e fatto amicizie davvero importanti. Ho imparato a contare solo su me stessa, a capire che a ogni problema c’è una soluzione e a godermi le piccolezze che ogni giornata mi offriva.

L’Australia mi ha cambiata molto, ha cambiato il mio modo di vedere il mondo, il mio modo di viaggiare ma sopratutto ho veramente capito che non importa da dove vieni, li si è tutti uguali, per gli australiani noi siamo tutti backpakers indipendentemente dalla nostra provenienza.

Chi parte per l’Australia solitamente è una persona forte, aperta caratterialmente che ha voglia di conoscere persone e posti nuovi. Quindi credo che questo sentimento comune porti a stringere amicizie diverse dalle classiche, amicizie che nascono anche per strada o semplicemente in un parco perché sai che se inizia a parlare con un estraneo non verrai guardato male o giudicato.

In questo anno inoltre ho capito chi sono le persone che davvero contano. Quando ero in Italia avevo un sacco di “amici” ma di tutti questi solo pochi sono veramente rimasti. Mantenere un’amicizia a distanza non è semplice, solo se ci tieni veramente a una persona ti impegni per restare in contatto. Le persone che sono rimaste al tuo fianco sono da tenere veramente strette perché sai che ovunque andrai

loro ci saranno.

Per tutti quelli che hanno intenzione di fare un’esperienza all’estero posso solo consigliarvi di buttarvi e di non avere paura, ovunque andiate non sarete mai soli e dopo un’esperienza del genere posso assicurarvi che ne uscirete più forti di prima e fieri di quello che sarete diventati.




 

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